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Sestri - Via XXV Aprile


Nell'antichità com'è noto, Sestri Levante doveva esser costituita da un isolotto o da un istmo, chiamato Isola, un po' come quello attuale, sul quale ancora si eleva un piccolo promontorio che dal lato sud è a strapiombo sul mare. È difficile stabilire se un insediamento stabile fosse già presente sull'isola prima del XII secolo, quando Genova ne tolse il possesso ai monaci di San Fruttuoso e, nel 1145, vi edificò un castello e delle mura sulle rupi dominanti i due porti naturali, a difesa della costa e dei paesi che la costellavano.

Alla costruzione del castello e delle mura seguì l'edificazione della chiesa di San Nicolò nel 1151. Mentre nei secoli successivi, sui promontori affacciati sul mare, torri di avvistamento controllavano e segnalavano i nemici che arrivavano da mare (torre "Marconi", torre di punta Manara, detta "del Telegrafo").
Nell'angusto tessuto medievale dell'istmo e della zona vicina alla spiaggia della baia del Silenzio, alternate ai palazzi nobiliari e agli edifici religiosi, si inseriscono tipiche abitazioni liguri, già  in parte presenti nella cartografia del XVIII secolo e successivamente sopraelevate: un confronto tra le carte del Catasto Napoleonico e il rilievo fotogrammetrico attuale permette di notare come il tessuto urbano del sito, con i suoi assi viari, sia rimasto pressoché invariato.  Colorate sequenze di stretti edifici, costruiti gli uni addossati agli altri per sfruttare tutto lo spazio disponibile, mantengono linee e dimensioni originali.

Questa spazialità, probabilmente ancora medievale, convive con gli insediamenti nobiliari che in particolare tra XV e XVII secolo si sono sovrapposti al tessuto; fastosi palazzi, costruiti in gran parte nella zona della penisola, dell'attuale viale Rimembranza e nel cosiddetto carruggio, costituiscono i segni di una presenza numerosa, forte e duratura di importanti famiglie nobili rivierasche, quali i Ravaschieri, i Bernabò, i Federici.

Nel corso del Seicento e del Settecento si insediarono inoltre nella zona alcune delle più importanti famiglie nobili genovesi, i Durazzo del ramo di Gabiano e i Doria.
La splendida posizione naturale della penisola sestrese é stata più volte valorizzata anche nel corso del Novecento, con alcuni interventi significativi da un punto di vista storico-architettonico: negli anni venti del Novecento vengono costruiti i Castelli Gualino; nel 1938-1940, sul versante sud della penisola, circondata da uno spazio verde, si realizza Villa Mantelli (Villa "Domus"), progettata dall'architetto Luigi Carlo Daneri, uno tra i più importanti architetti razionalisti italiani; quasi vent'anni dopo sarà ancora l'architetto Daneri a progettare, appena sopra il tratto di scogliera a picco sul mare compreso tra villa Mantelli e il complesso dell'Annunziata, Villa Foppiano.
Anche gli altri edifici di villa contemporanei presenti sulla Baia, costruiti in particolare sulle prime pendici di punta Manara per lo più tra fine Ottocento e la prima metà del Novecento costituiscono un complesso che per quanto eterogeneo mantiene caratteri di pregio e di conformità con l'ambiente naturale del territorio.