Sestri - Scoglio Asseu
La storia geologica del territorio è stata molto complessa e ha portato al paesaggio che conosciamo: i promontori che si allineano lungo la costa levantina sono determinati da un fenomeno di erosione differenziale che ha eroso le rocce più tenere (es: argilliti) lasciando quelle più resistenti a protendersi in mare (conglomerato per il monte Portofino, arenarie del Gottero per Punta Manara, Punta Baffe, Punta Mesco). Il territorio comunale è delimitato dai crinali che scendono dal monte Capenardo (693m) a ovest e dall'Incisa a Est (700m). Al centro si trova la piana alluvionale formatasi grazie all'apporto dei torrenti Gromolo e Petronio.
Le sorgenti del Gromolo sono localizzate sotto il M. Roccagrande, nel comune di Casarza Ligure e il torrente ha, per la maggior parte del suo percorso, un andamento nord-sud. Nel XVII secolo subì una deviazione all'altezza dell'attuale casello autostradale, e la parte finale del suo percorso prese un andamento est-ovest, per andare a sfociare nella Baia delle Favole.
Il Petronio nasce sotto il M. Pietra di Vasca dalla confluenza di più corsi d'acqua; ha un andamento parallelo alla costa, fino a S. Margherita di Fossa Lupara dove, storicamente, riceveva le acque del Gromolo, per poi gettarsi in mare nella Baia di Riva.
La sabbia che costituisce le spiagge di Sestri e Riva ha colori diversi perché le rocce che vanno a formare i granelli hanno origini molto diverse, da magmatiche, come le serpentiniti, a sedimentarie, come diaspri, argilliti e arenarie.
Sestri - Via XXV Aprile
Nell'antichità com'è noto, Sestri Levante doveva esser costituita da un isolotto o da un istmo, chiamato Isola, un po' come quello attuale, sul quale ancora si eleva un piccolo promontorio che dal lato sud è a strapiombo sul mare. È difficile stabilire se un insediamento stabile fosse già presente sull'isola prima del XII secolo, quando Genova ne tolse il possesso ai monaci di San Fruttuoso e, nel 1145, vi edificò un castello e delle mura sulle rupi dominanti i due porti naturali, a difesa della costa e dei paesi che la costellavano.
Alla costruzione del castello e delle mura seguì l'edificazione della chiesa di San Nicolò nel 1151. Mentre nei secoli successivi, sui promontori affacciati sul mare, torri di avvistamento controllavano e segnalavano i nemici che arrivavano da mare (torre "Marconi", torre di punta Manara, detta "del Telegrafo").
Nell'angusto tessuto medievale dell'istmo e della zona vicina alla spiaggia della baia del Silenzio, alternate ai palazzi nobiliari e agli edifici religiosi, si inseriscono tipiche abitazioni liguri, già in parte presenti nella cartografia del XVIII secolo e successivamente sopraelevate: un confronto tra le carte del Catasto Napoleonico e il rilievo fotogrammetrico attuale permette di notare come il tessuto urbano del sito, con i suoi assi viari, sia rimasto pressoché invariato. Colorate sequenze di stretti edifici, costruiti gli uni addossati agli altri per sfruttare tutto lo spazio disponibile, mantengono linee e dimensioni originali.
Questa spazialità, probabilmente ancora medievale, convive con gli insediamenti nobiliari che in particolare tra XV e XVII secolo si sono sovrapposti al tessuto; fastosi palazzi, costruiti in gran parte nella zona della penisola, dell'attuale viale Rimembranza e nel cosiddetto carruggio, costituiscono i segni di una presenza numerosa, forte e duratura di importanti famiglie nobili rivierasche, quali i Ravaschieri, i Bernabò, i Federici.
Nel corso del Seicento e del Settecento si insediarono inoltre nella zona alcune delle più importanti famiglie nobili genovesi, i Durazzo del ramo di Gabiano e i Doria.
La splendida posizione naturale della penisola sestrese é stata più volte valorizzata anche nel corso del Novecento, con alcuni interventi significativi da un punto di vista storico-architettonico: negli anni venti del Novecento vengono costruiti i Castelli Gualino; nel 1938-1940, sul versante sud della penisola, circondata da uno spazio verde, si realizza Villa Mantelli (Villa "Domus"), progettata dall'architetto Luigi Carlo Daneri, uno tra i più importanti architetti razionalisti italiani; quasi vent'anni dopo sarà ancora l'architetto Daneri a progettare, appena sopra il tratto di scogliera a picco sul mare compreso tra villa Mantelli e il complesso dell'Annunziata, Villa Foppiano.
Anche gli altri edifici di villa contemporanei presenti sulla Baia, costruiti in particolare sulle prime pendici di punta Manara per lo più tra fine Ottocento e la prima metà del Novecento costituiscono un complesso che per quanto eterogeneo mantiene caratteri di pregio e di conformità con l'ambiente naturale del territorio.
Sestri - la Collina
Secondo la più autentica vocazione del territorio e dell'urbanistica ligure, una lettura dello sviluppo di Sestri Levante non può prescindere dalla costellazione di piccoli insediamenti collinari che la circondano.
E' il risultato della stratificazione di un modello precedente alla stagione della grande industria, antico di secoli, e che connette i caratteri fisici del territorio, l'uso del suolo, la localizzazione e la dimensione dei nuclei secondo precisi rapporti (che riguardano anche la relazione con i grandi poderi collegati alle ville suburbane dell'aristocrazia genovese); su questo si innestano forme insediative più recenti, generate dall'espansione del sistema costiero e connesse a funzioni residenziali non più collegate all'utilizzazione agraria del territorio.
Assumono quindi grande significato gli impianti agrari olivicoli e viticoli e il tradizionale sistema dei terrazzamenti per la gestione del paesaggio. Anche frazioni e località come San Bernardo, Loto, Libiola, Tassani, Villa Rovereto, Montedomenico, Costarossa, Ginestra, e tante altre, meritano attenzione e visita.
La Città Moderna
Sestri Levante ha poi continuato a crescere, soprattutto nell'ampia piana fra il centro storico e San Bartolomeo, e ancora oltre fino all'Autostrada e in direzione di Casarza.
La crescita della città contemporanea, in risposta alle necessità della città industriale del Novecento, non sempre ha saputo essere omogenea ed equilibrata, pur senza incidere troppo pesantemente sul fascino e l'integrità dei nuclei storici.