Anche quest’anno il Comune di Sestri Levante con Mediaterraneo Servizi, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia e l’Università degli Studi di Genova propongono numerose iniziative per far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale, storico e archeologico di Sestri Levante con l'obiettivo di renderlo fruibile a tutti inaugurando per l'occasione tre nuovi spazi espositivi al Museo della Città, in particolare nell’ambito di manifestazioni di rilevanza nazionale come in questo caso quella del Festival del Turismo Responsabile I.T.A.CÀ.

Dichiara Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante: «Quando nel 2013 abbiamo inaugurato il MuSel lo pensavamo proprio in questo modo: una istituzione viva, in continua evoluzione, capace di crescere e si alimentarsi con la storia della nostra città, anche quella più recente. L’inaugurazione di sabato è l’esempio perfetto della concretizzazione dei nostri intenti: le testimonianze degli scavi di San Nicolò, del legame con la città di Santa Cruz e l’arte contemporanea di Alfredo Gioventù rappresentano tre anime della nostra città che raccontiamo e rendiamo fruibili a cittadini e visitatori attraverso le iniziative di questo momento di inaugurazione e poi sempre disponibili a tutti. Desidero ringraziare la Soprintendenza e l’Università di Genova per averci accompagnati in questo percorso e per la collaborazione, sempre proficua, Mediaterraneo servizi e la conservatrice del MuSel, Marzia Dentone, per l’impegno e la cura con cui si occupano del nostro museo».

Dichiara Maria Elisa Bixio, assessora alla Cultura del Comune di Sestri Levante: «Un museo che cresce e si arricchisce credo sia un valore importante e fondamentale per una comunità che da sempre ha a cuore la propria storia e la sua narrazione. Il MuSel fin dalla sua creazione e per tutti questi anni ha rappresentato questo sentimento aprendosi ad un pubblico vasto e variegato, proponendo iniziative e appuntamenti diversi per argomenti, costruendo un luogo accogliente dove la cultura è stata davvero protagonista. Una struttura viva, vitale, dinamica, la casa di chi desidera conoscere e approfondire la nostra storia che oggi si amplia con queste lodevoli iniziative. Cultura, territorio, valorizzazione, storia antica e più recente, ma anche divulgazione e quindi importanti occasioni per un turismo consapevole sono le parole per raccontare il grande lavoro di professionisti appassionati insieme alla volontà di interessanti politiche culturali e di un lavoro sinergico con Mediaterraneo servizi per la promozione della nostra Sestri Levante».

Il pomeriggio di sabato 29 ottobre sarà interamente dedicato alla storia del nostro territorio e all’arte sotto diverse sfaccettature. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, assieme al Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel e l’Università di Genova, organizza Il Museo che cresce. Nuovi allestimenti al MuSel: ritrovamenti dallo scavo di San Nicolò, la storia di Santa Cruz, la Sirenetta di Alfredo Gioventù.

Si tratta di un momento che riprende la collaborazione già avviata con successo nel 2021 tra Soprintendenza, Comune e Università, proprio con la campagna di archeologia preventiva presso la chiesa di San Nicolò dell’Isola e proseguita con l’iniziativa Musei legati a un filo di rame durante la quale al MuSel era stata inaugurata l’esposizione dedicata ai ritrovamenti di Libiola, un importante momento dedicato ad approfondire lo sfruttamento del rame nel nostro territorio fin dalle epoche più antiche.

Il pomeriggio di sabato 29 ottobre prevede un interessante programma che si aprirà con un momento di approfondimento, alle 15.30 in sala Carlo Bo, al primo piano di Palazzo Fascie Rossi: dopo i saluti delle autorità e l’introduzione di Marzia Dentone, conservatrice del MuSel, Nadia Campana, archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, interverrà sul tema Tra archeologia preventiva e valorizzazione: gli scavi di San Nicolò. A seguire Fabrizio Benente, già direttore scientifico del MuSel, docente universitario del DAFIST e attualmente Prorettore alla Terza Missione dell’Università di Genova, entrerà nel vivo con l’intervento Tracce di pellegrinaggi e frammenti di devozione locale a Sestri Levante. Infine Laura Dellapiana, restauratrice della Biblioteca Universitaria di Genova, illustrerà un unicum nel panorama dei ritrovamenti e degli studi, Il Breverl: studio e restauro di un raro talismano polimaterico. A seguire si salirà al terzo piano di Palazzo Fascie, dove ha sede il Museo della Città, per inaugurare i nuovi spazi espositivi.

«L’iniziativa che abbiamo pensato assieme a Nadia Campana e Fabrizio Benente – dichiara Marzia Dentone, conservatrice del MuSel - si caratterizza proprio per questo affascinante momento di comunicazione e divulgazione degli esiti dell’indagine di scavo archeologico presso la chiesa di San Nicolò, che è sempre tanto amata dai sestresi, ma non solo. Sarà infatti l’occasione per inaugurare altre due nuove esposizioni che attendevano da tempo. Questa triplice inaugurazione si inserisce in un più ampio momento di rinnovo del MuSel, di quei lavori che spesso non vengono percepiti dal pubblico, ma che sono anch’essi necessari per far continuare a vivere la struttura. Anche se i tre nuovi allestimenti che inaugureremo sabato 29 ottobre non sono particolarmente legati tra loro come tema sono certa che potranno incuriosire il pubblico per la loro pregnanza nella storia di Sestri Levante».

Al termine del momento convegnistico si proseguirà con l’inaugurazione dei tre nuovi spazi espositivi.

Il primo è dedicato ai reperti trovati presso la chiesa di San Nicolò dell’Isola in seguito a una articolata operazione di archeologia preventiva, condotta nel 2021 nell’ambito del progetto di risanamento strutturale del muro di contenimento posto a sud della chiesa stessa. L’intervento è stato diretto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia ed è stato realizzato dal Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia dell’Università di Genova, su incarico del Comune di Sestri Levante.

Le indagini di archeologia preventiva sono state anticipate da una prima valutazione preventiva dell’Interesse archeologico, condotta nel 2019/2020. L’esposizione, con la restituzione ai cittadini e al pubblico delle informazioni e di una selezione dei reperti di scavo, si inquadra nei processi di valorizzazione e di condivisione dei saperi che stanno alla base del concetto di “archeologia pubblica” e rendono il Museo della Città continuamente aggiornato e vivo. Lo scavo archeologico ha consentito il recupero di un notevole numero di reperti legati alla devozione locale e alle pratiche di pellegrinaggio ed alcuni di essi sono stati oggetto di restauro e studio che ha permesso di inquadrarne l’uso in un periodo di poco successivo alla Controriforma (XVIII-XIX secolo), tra pratiche di devozione, presenza di confraternite locali e pellegrinaggi ai santuari regionali e nazionali.

Cristina Bartolini, attuale Soprintendente dichiara altresì: “L’attività della Soprintendenza finalizzata a raccogliere le tracce della nostra storia, che si conservano ancora nel sottosuolo, si sviluppa spesso in sordina, con archeologi impiegati sui cantieri del nostro territorio, intenti a portare alla luce e documentare le testimonianze del nostro passato ancora leggibili nel terreno. L’obiettivo di questa attività è arricchire la conoscenza della nostra storia per restituirla alla fruizione pubblica ed è quindi una grande soddisfazione quando ciò avviene, come in questo caso di San Nicolò, attraverso la musealizzazione. Il pubblico del MuSeL avrà modo di rilevare come l’archeologia abbia dato spessore ad un’informazione che era già nota. La presenza di sepolture nell’areale attorno a di San Nicolò era rilevabile da documenti, e quindi una scoperta annunciata, non imprevedibile, ma per questo non meno importante. Chi si soffermerà a sulla vetrina che si va ad inaugurare si renderà conto di come l’indagine archeologica abbia arricchito quell’informazione, svelandoci aspetti del sentire religioso e della la fede di coloro che in quei luoghi sono stati sepolti, rendendoci percettibili il loro sentire, le loro paure e le loro speranze.”

Un’altra sezione espositiva che sabato 29 ottobre vedrà finalmente un posto all’interno del Museo è dedicata alla storia di Santa Cruz, la cittadina californiana a un centinaio di chilometri da San Francisco, che si è fondata anche su un gruppo di emigrati provenienti per lo più da Riva Trigoso e altre frazioni di Sestri Levante, come Loto e Libiola, e che ha dato vita ancora oggi, generazione dopo generazione, a una numerosa comunità di pescatori e ristoratori. Al MuSel saranno esposte le chiavi di Santa Cruz che l’autorità locale, in riconoscenza per la comunità rivana che in questi secoli ha caratterizzato la vita della città, ha donato nel 2018 a Luca Ciotoli, rappresentante del Comune di Sestri Levante e quindi anche dei pescatori rivani.

Arricchirà inoltre la collezione d’arte e di storia di Sestri la statua della Sirenetta di Alfredo Gioventù, che faceva parte del gruppo della Fontana della Sirena realizzata nel 1996 in grés porcellanato rivestito con smalto céladon. La statua si trovava nei giardini Mariele Ventre a ornamento della fontana e una riproduzione della stessa viene oggi consegnata come riconoscimento donato ai vincitori del Premio Andersen – Baia delle Favole. La Sirenetta era stata donata al MuSel proprio per prevederne la tutela e la valorizzazione nelle sale del Museo della Città. Lo stesso artista Alfredo Gioventù ha sempre mostrato grande interesse per il rapporto tra cultura e territorio, che lo ha anche portato negli ultimi anni a studiare un inedito tipo di grés porcellanato che imita alla perfezione i sassi delle spiagge liguri.

Marcello Massucco, amministratore Unico di Mediaterraneo Servizi, soggetto gestore del Museo Archeologico e della Città e di tutto Palazzo Fascie, dichiara infatti: «Il MuSeL è il museo della città, il museo di una città viva, composto dalla sua storia, dai suoi ricordi, che racconta le sue aspirazioni, il suo habitat e la sua comunità. La gestione di Mediaterraneo Servizi è stata improntata a renderlo per questa ragione un museo aperto, inclusivo, condiviso. E così, “Il museo che cresce” è il racconto di tre anime di Sestri Levante. Le sue radici, scavate nei pressi di San Nicolò, il cui campanile ha guardato decine di generazioni che ci hanno preceduto qui. Le sue aspirazioni, fatte dalla storia della sua gente che ha saputo affrontare il viaggio dei migranti, arrivando in luoghi come Santa Cruz per creare nuove comunità. I suoi sogni, quella sirenetta che oggi rappresenta Andersen Premio e Festival, premio e immagine del grande evento annuale che ci celebra in tutto il mondo. Bene dunque inaugurare questi nuovi allestimenti durante il Festival I.T.A.CÀ, quest’anno dedicato al concetto di Habitat».

Le inaugurazioni di sabato 29 ottobre si inseriscono proprio nell’ampio programma del Festival I.T.A.CÀ, il Festival del turismo responsabile, giunto a Sestri Levante alla sua terza edizione e che vede molte altre iniziative che coinvolgono il MuSel nei giorni successivi, come l’inaugurazione della mostra Ai margini della radura e la proiezione del docu-film Dove l’uomo non è più sovrano di domenica 30 ottobre alle 17, la Giornata Nazionale del trekking urbano del 31 ottobre e la visita guidata alle botteghe storiche in programma per martedì 1 novembre alle 14.30.

L’iniziativa di sabato 29 ottobre è a partecipazione gratuita e senza necessità di prenotazione anticipata.

Per i dettagli dell'evento: https://www.sestri-levante.net/event/il-museo-che-cresce/


Sestri Levante, 26 ottobre 2022