Il Tigullio è tra le dieci finaliste della procedura di selezione della Capitale italiana della cultura 2024. La comunicazione è arrivata oggi a conclusione dell’esame delle 23 candidature effettuato dalla giuria costituita dal ministero dei Beni culturali e presieduta da Silvia Calandrelli.

Una grande soddisfazione per i 6 Comuni promotori – Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Camogli, Recco –, per tutti gli (WWW) Comuni partecipanti al progetto e per la Regione Liguria che, con l’assessora Ilaria Cavo ha sempre fornito ampio sostegno al percorso.

“Un primo, importantissimo traguardo che premia un percorso in cui abbiamo creduto fortemente e a cui abbiamo lavorato con grande intensità nei mesi scorsi – dichiara la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio a nome dei Comuni promotori e di tutti i Comuni aderenti al progetto -. Non posso nascondere una grande soddisfazione che nasce dal riconoscimento ottenuto e anche e soprattutto dalla capacità che abbiamo avuto di lavorare in maniera coordinata e complementare per tutto il territorio. Un ringraziamento, doveroso, va a tutto il team di progettisti che ci ha aiutato a realizzare questo progetto”.

“Arrivare in finale è una grande soddisfazione per tutti noi e per tutto il Tigullio che ci ha creduto. - commenta Ilaria Cavo, assessore alla Cultura e allo Spettacolo di Regione Liguria- È la certificazione di un lavoro serrato e di squadra e contiene un significativo riconoscimento del valore culturale del territorio della nostra regione. Ma c’è di più. Proprio l’impostazione del nostro progetto rivela come dalla messa a sistema delle nostre realtà possano nascere opportunità turistiche, economiche e sociali di grandissimo valore. È questa la Liguria che, partendo dalla cultura e unendo le sue risorse e le sue volontà, offre a stessa e ai suoi visitatori nuove strade e nuovi percorsi di valorizzazione e di promozione del territorio. Il nostro impegno istituzionale, al di là di quello che sarà l’esito finale, è di essere parte attiva di questi fenomeni in modo da assecondare la creazione di questa nuova normalità della Liguria”.

Adesso bisogna affrontare l’ultima sfida che prevede la presentazione dei dossier delle dieci città finaliste alla giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora. Gli incontri si terranno entro il 15 marzo 2022 presso il Collegio Romano, sede centrale del Ministero dei beni culturali, secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire. Sarà la giuria a comunicare, entro il 29 marzo, al Ministro Franceschini la designazione della Capitale italiana della cultura per il 2024, titolo che verrà attribuito da parte del Consiglio dei ministri.

Per impostare tempestivamente e al meglio i prossimi passi è già stato concordato un incontro per domani, 2 febbraio, a Chiavari nel quale amministrazioni e tecnici lavoreranno alla presentazione del dossier Atlante culturale del Tigullio.

Il progetto con cui il territorio si è candidato si basa su una mappatura di tutte le peculiarità del territorio da cui scaturiscono, per gli abitanti e per i loro ospiti, molteplici percorsi di conoscenza e di esperienza della bellezza e della varietà del Tigullio. Un percorso inedito, solido e accogliente che ha incontrato l’apprezzamento della giuria e a cui viene data piena operatività fin da oggi. Si tratta di un’esperienza che per la prima volta unisce le amministrazioni, il mondo associativo e quello accademico nella realizzazione di progetti che mettono al centro la cultura del territorio nelle sue molteplici peculiarità ma che si pone anche l’obiettivo di promuovere sviluppo e crescita con un valore aggiunto per tutta la comunità. Alla decisa volontà di aggiudicarsi il titolo per il 2024 si accompagna la determinazione, da parte di tutte le amministrazioni, a far sì che questo progetto vada avanti, in maniera concreta, a prescindere dall’esito finale della candidatura.

SESTRI LEVANTE, UN BILANCIO DELLE POLITICHE CULTURALI 2021

NEL 2022 PROSEGUE IL PERCORSO DEDICATO ALLE GRANDI FIGURE DELLA CITTÀ

 

“Un anno intenso, in cui la pandemia ha ancora fatto sentire i suoi effetti ma che non ha fermato il lavoro di progettazione e crescita culturale della città – dichiara la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio -. Un lavoro che portiamo avanti con convinzione, certi che investire sulla cultura significhi investire su una crescita duratura, capace di portare benefici a tutta la comunità che può godere di un calendario di appuntamenti ampio e vario. Il successo di pubblico delle iniziative che abbiamo proposto ci dice che la direzione è quella giusta e che le proposte che realizziamo con la collaborazione di Mediaterraneo servizi e in particolare lo staff di Palazzo Fascie sono capaci di interessare grandi fasce di pubblico”.

Si è chiuso un anno di grande fermento culturale per Sestri Levante che nel corso del 2021 ha omaggiato diverse figure importanti della città e di cui si celebravano gli anniversari della scomparsa: Carlo Bo, celebrato con due esposizioni, la mostra “Carlo Bo, il Palazzo ducale. Parole e immagini nelle stanze”, già allestita nel Palazzo ducale di Urbino, e “Carlo Bo. La memoria vive a Sestri Levante” curata da Roberto Montanari e Natalino Dazzi con la collaborazione di Palazzo Fascie e del Comune.

La mostra “L’eredità del Cavalier Fascie”, esito del lavoro di riordino dell’archivio del Lascito Fascie, ha celebrato invece Vincenzo Fascie, colui che proprio alla sua morte, avvenuta ne 1920, donò il Palazzo che oggi porta il suo nome e dove Museo, Archivio e Biblioteca hanno sede. L’esposizione si è chiusa proprio in questi giorni con un grande successo, apprezzamenti e consensi, che hanno fatto capire ancora di più quanto sia crescente l’attenzione per la storia cittadina e la curiosità di sapere.

Ultimo omaggio, quello a Giovanni Descalzo, poeta e scrittore di Sestri Levante, che è stato ricordato con un incontro dedicato a cura del Comune con la collaborazione di Vincenzo Gueglio.

 

Nonostante la riduzione dei giorni di apertura del Museo dovuti alla pandemia, più di un migliaio di persone hanno scelto di visitare il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e tra questi tanti bambini e famiglie, molti gruppi organizzati nel corso dell'estate come centri estivi o per feste di compleanno, a ulteriore prova del fatto che il MuSel si configura come un museo “a misura di bambino”.

In generale a Palazzo Fascie, sede del MuSel, dell’Archivio storico e della Biblioteca civica Fascie Rossi, tantissima è sempre stata la partecipazione anche nel corso delle conferenze nelle serate estive, delle presentazioni di libri e delle escursioni o visite guidate alla scoperta di alcune delle peculiarità del territorio, prime fra tutte le visite a tema “botteghe storiche e locali di tradizione” e le escursioni con letture animate. Quasi 60 eventi tra maggio e dicembre 2021 sono stati organizzati da Comune e Mediaterraneo Servizi tramite il Sistema Bibliotecario Urbano, il MuSel – Museo Archeologico e della Città e l'Associazione culturale A.Bi.Ci. .

La riapertura di Palazzo Fascie dopo tanti mesi di chiusura è stata accompagnata dall'organizzazione di due mostre che, per differenti motivi, hanno riscosso notevole successo: a inizio maggio è stata inaugurata l'esposizione “Luigi Grande. L'arte nel vento”, un'antologica di opere inedite dell'artista Luigi Grande rappresentative del profondo dell'animo umano.

Tra aprile e maggio il Comune e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel e il Sistema Bibliotecario Urbano, hanno indetto il concorso di disegno per bambini “Alla scoperta di Andersen” associato all’Andersen Premio e Festival: il contest ha visto coinvolti ben 741 bambini e ragazzi di età compresa fra i 4 e i 13 anni, da tutta Italia, e anche da alcune parti d’Europa a cui è seguita una mostra dedicata.

La mostra e il lavoro di riordino dell’archivio del Lascito Fascie, che ha portato alla pubblicazione dell’Inventario, hanno chiuso un anno decisamente importante dal punto di vista culturale, che ha visto anche l’inaugurazione di una nuova vetrina all’interno del MuSel, nella sessione archeologica, al IV piano, con l’acquisizione di due nuovi reperti, due pezzi unici, importanti testimonianze del processo di estrazione e lavorazione del minerale di rame: una macina e un mazzuolo di Età del rame, rinvenuti nell’area mineraria di Libiola.

Dichiara Maria Elisa Bixio, assessora alle Politiche culturali del Comune di Sestri Levante: “La cultura e la nostra identità, ma anche la bellezza e la passione sono stati i tratti importanti e fondamentali che hanno caratterizzato un anno ancora difficile e complicato. Ripartendo dalla cultura e raccontando percorsi di storia, suggestioni fornite dall’arte incontrando autori e grandi protagonisti abbiamo voluto ribadire il profondo ed intenso valore della cultura intesa come panacea per ognuno di noi.
Progettare politiche culturali significa anche questo: far valere la bellezza e farci intravedere strade diverse per capire il presente e prepararci a nuove sfide”.

Prosegue Marcello Massucco, amministratore di Mediaterraneo servizi: “Nonostante due anni di pandemia, il progetto di evoluzione di Palazzo Fascie, teso ad una maggior sinergia tra i vari servizi, è proseguito, rendendolo un hub culturale a tutti gli effetti. Museo Archeologico, Archivio Storico e Biblioteca Civica creano una rete di attività ed iniziative che consente di sviluppare un’offerta culturale stabile e consistente durante tutto l’anno. Anche per il 2022 stiamo progettando numerosi appuntamenti, che coinvolgeranno la città”.

Lo staff di Palazzo Fascie, assieme appunto al Comune e a Mediaterraneo Servizi, sta ora lavorando alla programmazione degli eventi per il 2022: il filo conduttore principale delle proposte 2022 del MuSel e del Sistema Bibliotecario Urbano sarà ancora quello dei “personaggi” considerando le tante personalità di cui nuovamente ricorre un anniversario. Tra gli altri, Mario Lodi, al quale è intitolato l’asilo nido comunale, e Dina Bellotti, pittrice alessandrina molto legata a Sestri Levante, ma anche grandi o piccole figure che hanno in qualche modo caratterizzato la vita e la storia di Sestri Levante e del suo territorio.

Non appena la situazione sanitaria lo permetterà, riprenderanno le presentazioni di libri a cui si aggiungeranno alcune conferenze di carattere storico-archeologico, a cura del MuSel. Proseguiranno anche le attività per bambini: in biblioteca riprenderanno presto i laboratori di Fantasticamente (quattro appuntamenti mensili a Sestri Levante e due a Riva Trigoso) e le letture per le scuole; mentre al MuSel, durante le aperture gratuite di ogni prima domenica del mese verranno riproposte le attività per bambini e famiglie. MuSel e Sistema Bibliotecario Urbano parteciperanno anche a iniziative nazionali e regionali come il Maggio dei Libri, i Kid Pass Days, in modo da poter lavorare insieme e collaborare anche con altre associazioni o enti del territorio come il LabTer Tigullio (centro di educazione ambientale di riferimento per il Tigullio Orientale), la Cooperativa Olivicoltori Sestresi, Fiab Tigullio – Vivinbici, Noi Handiamo.

Sestri Levante, 17 gennaio 2022

Aprirà le porte ai visitatori sabato 18 dicembre 2021 alle 17.30 in Sala Riccio a piano terra del Palazzo comunale in piazza Matteotti, la Mostra foto-grafica - Composizioni inedite di Marcello Rezzano accompagnate da testimonianze fotografiche di Roberto Montanari, esposizione dedicata interamente a Sestri Levante in cui saranno esposti lavori grafico/pittorici di Marcello Rezzano e realizzazioni fotografiche di Roberto Montanari.

“È sempre un piacere ospitare una mostra di Marcello Rezzano, in questo caso accompagnato da un grande fotografo come Roberto Montanari – dichiara la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio -. Lo sguardo originale di Rezzano, unito all’occhio fotografico di Montanari, ci conducono in un viaggio unico, dove è protagonista la nostra città: per questo ringrazio entrambi, non solo per la voglia di offrire a tutti noi un momento di arte così importante, ma anche per l’amore, tangibile, per Sestri Levante e tutto il territorio”.

Marcello Rezzano con il suo sguardo unico, colto, ironico, profondo e spesso onirico presenta due segmenti della sua ampia produzione artistica. Il primo costituito da una serie inedita di composizioni grafiche e cromatiche dedicate alla città, al suo ambiente, ai suoi colori mentre il secondo affronta tematiche a carattere generale e che inducono il visitatore a riflettere sui rapporti tra l’essere umano e la complessa e difficile fase storica che stiamo attraversando.

Roberto Montanari presenta invece due lavori fotografici diversi tra loro ma con un’unica tematica: “Sestri Levante tra cielo e mare”. Il primo progetto, a colori, vuole essere un omaggio alla nuova biblioteca di Riva Trigoso dove i protagonisti sono il cielo, il mare, i libri e l’essere umano. Il secondo lavoro è composto da una serie di opere stampate con una antica tecnica ottocentesca che come scrisse Philippe Daverio: “…un esperimento quello di Montanari dove (…) la manualità torna prorompente (…) e il risultato miracolosamente ottenuto è fotografia e pittura, stampa effettuata con la luce e contemporaneamente guidata dalla mano...”.

Conclude Maria Elisa Bixio, assessora alle Politiche culturali: “Si chiude un anno importante per le politiche culturali della nostra città in cui la memoria e il valore salvifico della cultura hanno contribuito a rendere questo periodo, ancora carico di incertezze, più stimolante, interessante ed invitante. La candidatura della città a Capitale della cultura italiana per il 2023, le tante mostre e manifestazioni, i commossi anniversari dei nostri illustri concittadini e i nostri festival hanno contribuito ad allietare, a farci riflettere e a creare occasioni di crescita collettiva. Ed è un piacere salutare il 2021 con la mostra “Foto-grafica” di Rezzano e Montanari, in cui lo sguardo attento, sensibile, accompagnato da un tocco di intelligente ironia del tratto di Rezzano vicino all’occhio interessato, intenso del fotografo Roberto Montanari ci accompagnano, attraverso i loro lavori, in luoghi a noi familiari ma che diventano nuovi ai nostri occhi curiosi di inedite conoscenze contribuendo a proseguire virtuosi percorsi culturali”.

La mostra sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica fino al 16 gennaio 2022 in orario: 10.30-12 e 16.30-18 (escluso Natale e Capodanno).

Sestri Levante, 13 dicembre 2021

SESTRI LEVANTE CELEBRA VINCENZO FASCIE CON UNA MOSTRA

E LA PUBBLICAZIONE DELL’ARCHIVIO DEL LASCITO

Inaugurazione sabato 4 dicembre, alle 17, a Palazzo Fascie Rossi

Chiudiamo il 2021 con una mostra importante e dal grande valore storico che celebra la figura di Vincenzo Fascie, a cui pensiamo con gratitudine e il cui lascito ha consentito alla nostra città e a chi l’ha amministrata di portare a compimento azioni che ne hanno cambiato il volto – dichiara Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante -. La mostra e il lavoro di riordino dell’archivio del lascito Fascie chiudono un anno decisamente importante dal punto di vista culturale in cui abbiamo portato avanti diversi appuntamenti e proposte di spessore, in cui emerge la centralità della cultura nel programma di sviluppo della città. Penso alla celebrazione di Dante, alla mostra su Carlo Bo e, a brevissimo, all’iniziativa che dedicheremo a Giovanni Descalzo a dicembre ma anche, ovviamente, alla candidatura a Capitale italiana della cultura con il Tigullio. Grandi appuntamenti che si uniscono ai 56 eventi organizzati da Palazzo Fascie e dal MuSel e che sono il percorso fattivo di una amministrazione che lavora a politiche culturali di ampio respiro con proposte di alta qualità e declinate in ambiti diversi, capaci di raggiungere tutte le persone che vivono e che frequentano la nostra città”.

Si inaugura sabato 4 dicembre, alle 17, presso la sala espositiva al secondo piano di palazzo Fascie, la mostra L’eredità del Cavalier Fascie. Contestualmente alla mostra viene presentato il volume L’archivio dell’ente morale “Lascito Cavalier Vincenzo Fascie Rossi in Sestri Levante” - Inventario, a cura di Simona Bo, Marzia Dentone, Daniela Olivier. Il volume verrà introdotto dalla Soprintendente per i beni archivistici e bibliografici della Liguria, Francesca Imperiale, che ha dato il patrocinio all'iniziativa (mostra e pubblicazione) accogliendo con favore tutto il lavoro svolto.

Il Cavalier Vincenzo Fascie è una figura fondamentale per la città di Sestri Levante.

Infatti alla sua morte, avvenuta il 28 dicembre 1920, lasciò tutti i suoi beni alla città, “nello scopo sacrosanto di apportare qualche vantaggio industriale e di benessere e di progresso alla mia città natale”.

In occasione del centenario della morte di Vincenzo Fascie l’amministrazione comunale, grazie al lavoro dello staff di Palazzo Fascie e Mediaterraneo servizi, ha realizzato una mostra basata sui documenti d’archivio dell'Ente Morale Lascito Fascie, che dal 1931 al 1996 ha avuto il compito di gestire l’eredità del Cavaliere. Durante il percorso espositivo sarà possibile trovare in esposizione i documenti e le foto più significativi, che raccontano quanto è stato fatto con il patrimonio del cavaliere per la città di Sestri Levante.

Scopo della mostra è non solo far conoscere una parte della storia della città, ma anche incuriosire e mostrare come gli archivi, da sempre considerati luoghi noiosi e polverosi, siano invece preziosi scrigni, il cui tesoro altro non è che la storia.

L’inaugurazione della mostra è anche occasione per presentare il lavoro di riordino effettuato sull’archivio dell’Ente Morale Lascito Fascie Rossi, che trae origine proprio dal testamento olografo di Vincenzo Fascie e che ebbe il compito di amministrare il lascito. Un lavoro convogliato in una importante pubblicazione che restituisce il grande patrimonio che il cavaliere volle destinare a Sestri Levante e la ferma volontà che quanto donato fosse utilizzato per abbellire la città, creare strutture per far crescere l’economia, costruire luoghi dove potersi ritrovare per fare cultura, raccontare la storia cittadina, creare spazi dove poter studiare, leggere e condividere passioni e conoscere il mondo.

Commenta Maria Elisa Bixio, assessora alle Politiche culturali del Comune di Sestri Levante: “Si conclude un anno importante e ricco di occasioni per riannodare i fili della memoria e scrivere interessanti pagine di storia recente della nostra città. Un personaggio unico il Cavalier Vincenzo Fascie Rossi che con il suo lascito ha voluto, per sempre, imprimere il suo grande amore per Sestri Levante. Un pensiero concreto che diventa lungimiranza, quello del Cavaliere, che supera i confini del tempo, che parla di cultura, di importanti interventi sul territorio, di tutela e conservazione dei luoghi, di attenzione alle persone e alla socialità. Un concetto e un modo di concepire la città direi moderno con una visione a tutto tondo con un’attenta considerazione ai bisogni e ai progetti intravedendo, in un tempo lontano, il grande potenziale che la nostra città avrebbe successivamente espresso”.

Commenta Marcello Massucco, amministratore di Mediaterraneo servizi: “Tutto è nato dalla semplice idea di celebrare il centenario della morte del Cavaliere Fascie: da qui il nostro staff ha iniziato un lungo e non proprio semplicissimo percorso di recupero e riordinamento dell'archivio personale del cavaliere in concomitanza con il riordino dell'archivio storico comunale. Un progetto ambizioso iniziato nel 2020 che oggi vede in questa mostra i suoi risultati. Da sestrese penso che la città debba molto alla figura del Cavaliere: oltre ad essere stato un notevole imprenditore della nostra storia senza il suo lascito Sestri Levante sarebbe molto diversa da quello che è oggi. Grazie a questa esposizione vi guideremo nello scoprire il perché”.

Conclude Simona Bo, responsabile Sistema bibliotecario di Sestri Levante: “Voltare le pagine di un archivio ancora inesplorato è sempre un momento emozionante e arrivare alla conclusione del lavoro di riordino non è da meno. Grazie alle notizie che emergono dai documenti possiamo conoscere un po' meglio la figura ancora poco nota di Vincenzo Fascie, un personaggio forse un poco eccentrico ma animato da un profondo amore verso Sestri Levante, tanto da dichiarare la città sua erede universale. I documenti portano alla luce anche l'importante lavoro svolto dall'Ente morale nel realizzare le volontà testamentarie di Fascie, contribuendo così a dare vita alla Sestri che tutt'oggi conosciamo. Le storie che emergono dalle carte sono la dimostrazione che gli archivi sono la memoria di una comunità intera, in questo caso quella sestrina, e che, proprio per questo, sono patrimonio di tutti ed è dovere di chi ha il privilegio di curarne la conservazione farli conoscere e valorizzarli, proprio come ha fatto e sta facendo l'Amministrazione comunale".

Sestri Levante, 28 novembre 2021